Avete già sentito parlare di sette chakra, i centri energetici che ci sono ma non si vedono. In qualità di appassionati di cristalloterapia forse, di tanto in tanto, avete provato a lavorarci per armonizzarli.
È difficile riconoscerne l’effettiva importanza per chi è abituato a vivere la vita su un’impronta prevalentemente materialistica. Vi rendete conto invece di come sono necessari quando prendete consapevolezza della loro esistenza e iniziate a lavorarci su. Perché? Perché la differenza iniziate a sentirla sulle vostre vite.
I 7 chakra sono i principali centri energetici del corpo ma non sono gli unici. Ne esistono altri due importanti, quelli delle mani e dei piedi. Ai quali si aggiungono tutti quelli minori fino al raggiungimento di circa 30.000.
Lo scopo dei chakra è quella di prendere l’energia da fuori e portarla dentro il corpo, distribuendola grazie alle Nadi (si dice ne esistono più di 72.000) in tutto il corpo, rifornendolo del prezioso prana che ci occorre per vivere.
Ogni chakra è collegato a un colore, un suono, un senso, una ghiandola e una parte del corpo. Non lo sapete ma probabilmente uno o più dei vostri centri energetici non sono armonici. Non necessariamente però sono bloccati, possono essere in uno stato di iperattività.
Cosa sono le Nadi: Ida, Pingala e Sushumna
Tradotta letteralmente, Nadi significa canale. Al loro interno ci passa l’energia fondamentale per nutrire ogni cellula del nostro corpo.
Secondo gli antichi testi sacri vengono indicati 72.000 Nadi di cui tre sono i principali. Ida, Pingala e Sushumna. Vengono raffigurati come tre serpenti. Sushumna si trova al centro ed è allineata con la spina dorsale. Collega il primo chakra con il terzo. È attraverso questo canale che la Kundalini una volta sveglia può fluire dal basso verso l’alto.
Ci sono poi Ida e Pingala, le altre due Nadi. Ida parte da sinistra di Muladhara. È l’energia femminile, l’intuizione, la notte, l’energia lunare. Si avvolge in modo sinuoso intorno a Sushumna e termina all’altezza di Ajna, il terzo occhio.
Pingala invece parte da destra di Muladhara. È l’energia maschile, la razionalità, il giorno, l’energia del sole. Si avvolge intorno a Sushumna e come Ida termina all’altezza di Ajna.
Entrambe le energie influenzano il vostro corpo. Si alternano all’incirca ogni ora. È importante però che i due flussi siano in equilibrio per evitare di essere orientati troppo alla sfera mentale o quella fisica. Devono essere in equilibrio perché l’energia in Sushumna possa scorrere libera.
Esercizio per lavorare su Ida e Pingala
Potete svolgere un semplice esercizio per lavorare su Ida e Pingala. Per stimolare l’energia femminile tappate la narice destra e ispirate ed espirate solo con quella sinistra. Promuove la concentrazione, il lavoro mentale e il pensiero. Fatelo per un minuto. Dopo stimolate l’energia maschile, tappate perciò la narice sinistra e ispirate ed espirate con quella destra. Promuove il lavoro fisico e l’azione.
Chakra bloccato e chakra iperattivo
Quando il chakra è bloccato non riesce ad assorbire bene le energie e questo significa che le sue funzioni sono carenti. Se il chakra è iperattivo è come una valvola che assorbe troppo velocemente energia e potenzia le funzioni del centro.
Un blocco o un’iperattività comporta uno squilibrio negli organi e nelle ghiandole corrispondenti e di conseguenza dei malfunzionamenti anche dal punto di vista psicologico, sociale e comportamentale. Le funzioni vitali vengono compromesse. I perché di questi squilibri possono essere tanti, spesso sono imputabili a dei traumi passati.
Metodi per sbloccare i chakra
Di metodi per sbloccare i chakra ne esistono tanti. Io neanche a dirlo vi consiglio la cristalloterapia ma potete utilizzarla insieme a una serie di altre pratiche. Sicuramente il primo che mi viene in mente è lo yoga, ma anche il Reiki e la meditazione. Sono tre pratiche che porto avanti con regolarità e infatti, non posso che consigliarvele tutte.
Il discorso di sbloccare i chakra però è un po’ complesso. Prima di tutto non si tratta di una cosa del genere “spingo un pulsante e tutto torna a funzionare bene”. Occorre tempo e pratica continua perchè non dovete far scomparire i sintomi ma intervenire sulle cause. Una volta che siete intervenuti sul nocciolo dello squilibrio, i sintomi scompaiono da soli e vi trovate a vivere una vita molto più appagante.
Per concludere questa parte dell’articolo vi lascio un approfondimento che ho scritto tempo fa sulle pietre utili per i chakra. È un primo passo per iniziare a lavorarci su.
I 7 chakra principali
C’è Sushumna, la Nadi che attraversa il nostro corpo dall’osso sacro fino alla fontanella. Poi ci sono Ida e Pingala, le altre due nadi principali che si intrecciano intorno a Sushumna e a ogni nodo d’incontro ecco che troviamo i sette chakra principali. Prendono l’energia da fuori e la trasportano grazie ai canali energetici in tutto quanto il corpo. Rifornendo ogni singola cellula di prana.
Muladhara, il 1 chakra
Muladhara è il centro della radice, si trova alla base della spina dorsale. Qui dorme attorcigliata la Kundalini. È associato alle ghiandole surrenali, il loto dai quattro petali e il colore rosso.
È il chakra le cui vibrazioni sono quelle più vicine a quelle terrene. Governa l’istinto di sopravvivenza e tutte le strutture più solide del corpo, come le ossa e l’intestino crasso. Uno squilibrio può portarci a essere troppo radicati o troppo poco, troppo intrepidi o troppo paurosi.
A livello fisico uno squilibrio può provocare emorroidi, stitichezza e problemi alle ginocchia, le ossa, i reni e la schiena.
A livello simbolico il suo elemento è la terra e il primo metodo che vi consiglio per equilibrarlo, oltre all’uso delle varie pietre rosse, è il radicamento. Quando Muladhara è in equilibrio siete presenti e consapevoli del vostro momento. Siete dotati di un buon istinto e spirito di sopravvivenza e le vostre radici sono abbastanza profonde da non farvi perdere i legami importanti di vista ma abbastanza flessibili da permettervi di spostarvi.
Non sentite il bisogno di cambiare continuamente ma il cambiamento non per questo vi blocca e quando è necessario, lo affrontate. Non significa andargli incontro senza il briciolo di paura, perché anche questo è un blocco a livello di Muladhara. Vuol dire piuttosto avere timore di sbagliare ma ugualmente tentare, con un briciolo di prudenza.
Svadhisthana, il 2 chakra
Svadhisthana è il chakra sacrale, si trova sotto l’ombelico. Rappresenta il centro delle emozioni. È associato alle gonadi, il loto a sei petali e il colore arancione.
Svashisthana vibra in armonia con le vostre emozioni e rappresenta il centro emotivo. Governa il piacere, è l’appagamento vero e proprio. Governa l’istinto di procreazione, il sistema circolatorio, i reni, la vescica e i genitali.
Uno squilibrio del secondo chakra può portarvi a uno scarso desiderio sessuale oppure renderlo eccessivo. Potete avere repentini sbalzi d’umore ed essere incapaci di gestire la rabbia, ora interiorizzandola ora scagliandola fuori in modo molto forte.
A livello fisico lo squilibrio si traduce in frigidità e impotenza, dolori alla schiena, problemi all’utero, la vescica o i reni.
È collegato all’elemento acqua e il suo colore è l’arancione. Quando è in equilibrio vivete bene la vostra sfera sessuale, sapete controllare le vostre emozioni. Probabilmente avete anche un buon rapporto con l’acqua. Le relazioni a lungo termine non vi spaventano ma siete più che capaci di non rimanere intrappolati nella dipendenza emotiva e, se un rapporto non è più soddisfaciente, sapete distaccarvene.
Manipura, il 3 chakra
Manipura è il plesso solare e si trova all’altezza del diaframma, sotto lo sterno. È la sede dell’ego. È collegato alla ghiandola del pancreas e al loto a 10 petali. Il colore è il giallo.
Manipura governa l’ego. È proprio qui che tutte le vostre emozioni vengono elaborate. È il chakra della volontà che si trasforma in azione. È il potere individuale di trasformare la materia in prana. Governa tutto il sistema digerente.
Un chakra squilibrato che lavora poco porta all‘insicurezza verso le vostre capacità, la letargia e la voglia di non agire ma rimanere a guardare aspettando che gli eventi della vita arrivino a sommergervi. C’è un profondo senso di vittimismo. Se invece è iperattivo, tendete a essere critici, competitivi all’eccesso e aggressivi.
A livello fisico invece lo squilibrio di Manipura si può manifestare in molti modi. Iniziate a notare subito dei problemi a livello dell’apparato digerente. Possono comparire spesso gastriti e ulcere e un terzo chakra particolarmente compromesso può essere la causa spirituale di problemi come il diabete e la celiachia.
È collegato all’elemento fuoco e il suo colore è giallo. Quando in equilibrio Manipura vi dona il controllo della situazione, sapete combattere per ciò che volete ottenere. Siete competitivi ma in modo giusto, non volete schiacciare gli altri.
Anahata, il 4 chakra
Anahata è il chakra del cuore e si trova all’altezza del cuore. È il centro dei sentimenti ed è collegato alla ghiandola del timo e al loto dei 12 petali. Il colore è il verde.
Anahata governa i sentimenti, è qui infatti che hanno inizio. Non solo l’amore, ma anche la gioia e il dolore, il perdono e il risentimento. A livello fisico governa il cuore, i polmoni e il timo.
Se avete il chakra del cuore bloccato sperimentate probabilmente una grande carenza di amor proprio. Di riflesso siete chiusi all’amore da e verso gli altri. Non riuscite a stringere relazioni che durano e all’esterno apparite freddi. Quando invece è iperattivo siete più concentrati sugli altri che voi stessi a tal punto da diventare opprimenti.
Lo squilibrio del quarto chakra si manifesta anche sul lato fisico. Lo fa per esempio con pressione sanguigna alta o bassa, disfunzioni del sistema immunitario, malattie polmonari e cardiache.
È collegato all’elemento aria e il suo colore è il verde. Quando in equilibrio siete capaci di amare voi stessi e gli altri, senza diventare possessivi e limitare l’altrui libertà. Sapete esprimere i vostri sentimenti senza problemi.
Visuddha, il 5 chakra
Visuddha è il chakra della gola e si trova all’altezza della gola. è il centro che regola la comunicazione ed è collegato alla ghiandola tiroidea e al loto a 16 petali. Il colore è l’azzurro.
Il quinto chakra governa la capacità di comunicare agevolmente con gli altri, esprimendo la propria idea e facendo si che gli altri ci capiscano. A livello fisico invece governa la tiroide e la para tiroide, le orecchie, le corde vocali e la gola.
Quando è bloccato non riuscite a esprimere come si deve le vostre idee, avete paura di parlare anche davanti a piccoli gruppi di persone e ritenete che i vostri pensieri non meritino di essere condivisi. Quando è iperattivo parlate tanto, troppo dal punto di vista di chi vi ascolta. Volete sempre convincere gli altri che le vostre idee siano giuste.
A livello fisico lo squilibrio si manifesta con disfunzioni alla tiroide, problemi all’udito e anche mal di gola frequente.
È collegato all’elemento etere e il suo colore è l’azzurro. Quando è in equilibrio non solo riuscite a comunicare meglio verbalmente con gli altri ma sapete comunicare anche grazie al linguaggio del corpo e potete contare su rapporti molto più sinceri.
Ajna, il 6 chakra
Ajna è il terzo occhio e si trova tra le sopracciglia. è il centro che regola l’intuizione e le capacità extrasensoriali. È collegato alla ghiandola pineale e al loto a 2 petali. Il colore è l’indaco o il viola.
Tante persone cercano di lavorarci su con lo scopo di acquisire un qualche potere extrasensoriale. in realtà Ajna governa l’intuizione ma anche la saggezza. È il chakra della percezione. A livello fisico governa gli occhi, i seni del naso e le tempie.
Quando il terzo occhio non è in equilibrio ed è bloccato l’intuito sembra in qualche modo avervi abbandonato, siete poco ricettivi e non in sintonia con gli altri. Tendete all’egoismo. Al contrario quando lavora troppo vivete in una forma di empatia tanto forte da non riuscire più a star bene. La vostra sensibilità e capacità di vedere oltre è fuori dal vostro controllo.
Uno squilibrio fisico può portarvi ad avere problemi di vista, dolori alla fronte, emicrania e anche vere e proprie allucinazioni.
Ajna è collegato a tutti e 5 gli elementi e il suo colore è l’indaco o viola. Quando in equilibrio siete intuitivi e empatici, vi trovate in perfetta sontonia con le altre persone e siete generosi.
Sahasrara, il 7 chakra
Sahasrara è il chakra dai mille petali e si trova sopra la nuca, all’altezza della fontanella. È il centro della conoscenza. È collegato alla ghiandola pituitaria e al loto dai mille petali. Il colore è il bianco.
Sahasrara governa la consapevolezza, la conoscenza e il pensiero. A livello fisico invece la corteccia celebrale e il sistema nervoso centrale.
Difficilmente questo chakra è in perfetto equilibrio. Spesso infatti è bloccato e questo significa che c’è uno scarso collegamento con le energie superiori ma anche con la conoscenza e la consapevolezza. Può presentarsi come depressione per esempio ma anche confusione mentale. Così come difficoltà di apprendimento e apatia. A livello fisico potete soffrire di emicranie e malattie neurologiche.
Non è collegato a nessun elemento conosciuto e il suo colore è il bianco ma anche il violetto. Quando in equilibrio sperimentate una profonda connessione con i regni superiori, il vostro pensiero è armonico e vivete la vostra vita con saggezza.
Oggetti consigliati sui chakra
Tre cose che vi consiglio e che personalmente ho trovato particolarmente utili. Il tappetino yoga lo trovo assolutamente fantastico perché è bello grande, di un buon tessuto e riprende chiaramente l’ordine e i colori dei sette chakra. Poi ci sono due prodotti composti entrambi da tutte le pietre necessarie per lavorare con i chakra. Ci sono le pietre grezze che io adoro dal punto di vista energetico, però per il classico trattamento di cristalloterapia le pietre burattate e piatte possono risultare più comode.
Credit photo: microone